CONSIGLIO COMUNALE, APPROVATA LA DELIBERA PER IL REFERENDUM SU SAN VITO

Pubblicata il 23/01/2024

Il Consiglio Comunale di Noventa Padovana ha approvato all’unanimità la delibera di avvio del procedimento per includere nel suo territorio la frazione di San Vito, oggi parte del comune di Vigonza.

Alla seduta di consiglio ha partecipato anche il costituzionalista Mario Bertolissi, incaricato dall’amministrazione di seguire l’iter sotto il profilo giuridico. Una sessantina di “sanvioti” hanno assistito tra il pubblico.

Approvato all’unanimità anche l’emendamento del gruppo di minoranza “Con Noventa” per dare mandato al sindaco Marcello Bano di negoziare una convenzione sulle compensazioni economiche in seguito all’eventuale modifica dei confini.

Dopo le due delibere di consiglio (quella di Vigonza risale allo scorso novembre), la palla passa ora alla Regione, cui spetta il compito di esaminare la vicenda e indire il referendum consultivo, scegliendo se effettuarlo tra i residenti di San Vito oppure tra l’intera popolazione dei due comuni.

 

“Insieme a Vigonza abbiamo scritto una bella pagina di democrazia – commenta Bano – questa delibera è il frutto di numerosi incontri tra le due amministrazioni e di un intenso lavoro di studio e approfondimento su ogni aspetto della questione, dal punto di vista giuridico, storico, sociale ed economico, per presentare alla Regione un quadro il più possibile completo. Ringrazio il collega Gianmaria Boscaro per il coraggio e la disponibilità all’ascolto della comunità di San Vito, che attraverso la voce di moltissimi suoi cittadini, più di 500, circa un anno fa aveva chiesto di esercitare un proprio diritto democratico. Questi cittadini hanno avuto la fortuna di incontrare due sindaci e due consigli comunali che i diritti li prendono sul serio, e hanno fatto quello che non era mai stato fatto in 30 anni: avviare un percorso serio e giuridicamente inattaccabile per arrivare al referendum sulla modifica dei confini. Un ringraziamento particolare va anche ai consiglieri di Vigonza Marisa Grisenti e Niccolò Tacchetto, che hanno portato avanti con passione questa battaglia.”

 

La separazione geografica di San Vito con il resto del territorio comunale di Vigonza risale al lontano 1854, quando l’ansa del Brenta all’interno della quale era incuneata la località fu raddrizzata dagli austriaci, rompendo la continuità territoriale con l’adiacente parrocchia di Perarolo. La barriera naturale del fiume ha dato origine, nel tempo, a sempre minori contatti tra questa comunità e il suo comune di appartenenza, rinsaldando invece il legame con Noventa. I primi tentativi di dare una forma giuridica a questa situazione di fatto risalgono agli anni ‘90 del secolo scorso, quando San Vito fu interessata da un imponente fenomeno di urbanizzazione. Nacquero così comitati e petizioni per il passaggio sotto Noventa, fino al referendum informale organizzato dall’amministrazione comunale nel settembre del 1998, che vide la schiacciante vittoria del “sì”. Da allora la questione ha continuato a emergere ciclicamente nel dibattito politico vigontino e non solo, senza però alcun provvedimento concreto fino alle attuali vicende.

 


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